Cooperazione sociale in Sardegna: Nuovo Contratto Nazionale per 20.000 Lavoratori
Unione senza precedenti tra sindacati e datori di lavoro nel settore della cooperazione sociale in Sardegna.
Il Comitato misto paritetico, formato da organizzazioni sindacali e centrali cooperative, spinge per l'attuazione del nuovo contratto nazionale che coinvolge circa 20.000 lavoratori, principalmente donne e giovani.
Il contratto, già ratificato a livello nazionale per il periodo 2023-2025, rappresenta un passo fondamentale per il settore, garantendo miglioramenti significativi nelle condizioni lavorative. Tra i principali punti del contratto vi è un aumento salariale del 15%, l'introduzione della quattordicesima mensilità nel 2025 e il riconoscimento del congedo di maternità al 100%.
"Questo deve comportare un adeguamento nei rapporti con la pubblica amministrazione nell’ambito delle procedure di affidamento dei servizi tramite gare d’appalto, in regime di accreditamento e nei sistemi tariffari regionali," sottolinea Antonello Pili, presidente di Confcooperative-Federsolidarietà Sardegna.
Le organizzazioni sindacali e datoriali sottolineano l'importanza di adeguare le tariffe regionali e rivedere i costi nei servizi pubblici affidati alle cooperative per garantire l'attuazione effettiva del contratto.
Inoltre, viene evidenziata l'istituzione dell'Osservatorio sugli appalti per monitorare l'adeguatezza delle gare d'appalto rispetto al nuovo contratto e garantire il rispetto dei nuovi standard organizzativi ed economici.
Le organizzazioni sindacali e datoriali collaborano per costruire una nuova stagione della sanità e del welfare in Sardegna, chiedendo un confronto urgente con il nuovo assessore regionale della Sanità per affrontare questi importanti temi.
Fonte: www.vita.it